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venerdì 17 giugno 2011

ISOLA COMACINA

Come posso spiegarvi, l’isola Comacina? Io ci provo
Come faccio a dire con misere parole
lo spettacolo magnifico che s’apre
in questo romito angolo di lago,
dove il tempo s’è sospeso,
Il cielo scuro tiene alta la lanterna,
perché nelle varie sfumature
anche l’oscurità si differenzi.
Ma come faccio a dire!
Posseduto da bellezza che si fa materia,
mi disperdo come impalpabile aria,
perché io possa avvolgere la meraviglia.
L’acque  nere, a dire il lacustre confine
dove si rimirano luci vanitose,
mentre siluette di monti, come signore belle
con abito di gala per la sera, distese
a mostrare sinuose forme.
Le luci delle case sembrano lumini
a rischiarar la stanza della valle,
che si sfrangiano su per le pendici.
La bellezza incalza,
e mi fascia in questo incanto,
Non destatemi da questo sogno vero
Il mio corpo langue e s’abbandona
e il dolore si dissolve e si disperde.


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