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mercoledì 9 novembre 2011

FUTURO DA VIVERE

Passano gli anni della gioventù,
crescono lentamente, sembrano mai passare,
e noi ingenuamente li sprechiamo.
Più il tempo passa, a ritroso ripeti il cammino,
piccoli infanti, pieni di paure, che spavaldamente,
affrontano il ruggito della vita che cresce.

Ricordo del seno materno più non abbiamo,
quel latte che per anni ci ha nutrito, cresciuto,
mentre i giorni passano, la nostra danza della vita
s’affaccia al valico della montagna dei sogni.

Ora scrivo per facilitare il tutto, nel mio tirare
le fila, navigando in fiumi di parole,
quando il dolore si fa più forte del respiro
di semplici parole.

Con tutto il male che addolora questo mio mondo
io scrivo, nel tentativo di abbellire la filastrocca
della vita nomade compagna, che mi farà da guida
fino al confine del non ritorno.

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