ROSSO TRAMONTO
Scende rosso il tramonto
oscurando antichi monti,
le ultime felci
fanno da addobbo ad abeti,
che a giorni saranno tizzoni ardenti
nei caminetti nelle baite sopra il lago.
Il vecchio faro a San Maurizio,
sembra riflettersi sulla opposta
sponda del Bisbino.
Ho! la mia penna quanto ha cercato
di descrivere questo paesaggio incantato.
Poi pian, piano, nel calar del sole,
sopra i tetti rosso rubino delle case
giù in città,
strisciano le ultime ombre,
confondendo le strade al turista,
ed al viandante, che ignaro continua
a rimirare, l’antico Duomo.
Ora è notte, la dov’erano i monti,
solo una scia di luci, ad indicar la via.
Lascio cader la penna, paralizzato,
da tanta bellezza,
tornando a casa sogno di rivedere
altri rossi tramonti.
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