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venerdì 27 aprile 2012

IL MIO PAESE GURONE
All’ombra del campanile del mio paese
si poteva giocare, si poteva scherzare
lì era tutto semplice, era tutto naturale
all’ombra del campanile ci conoscevamo tutti.


Non avevi brutte sorprese, non ti imbattevi
nel “gatto e la volpe” come pinocchio,
non finivi nelle grinfie del millantatore.


Ora tutto è diverso, l’odore del peccato
ti entra nelle ossa,
nascondendo l’odore vero della gente,
ci si dà una spolverata, per nascondere l’ego
e poi via raccontando nuove storie
a chi che sia.


All’ombra del campanile, e di quella grande croce,
c’era un focolare d’amicizia e d’amore,
tornare indietro non si può,


ma con l’aiuto del buon Dio
possiamo ricreare quel dolce pregare

1 commento:

  1. Anche al mio paese il campanile e la torre del
    castello svettano ancor a dispetto del tempo e della mala gente. Giocavo serena tra le viuzze e i nascondigli delle case. Oggi son tornata...
    e il mio cuore ha treamato.
    Ti abbraccio con Amicizia
    Gina

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