L’Augusto
Dipanando i
tuoi pensieri come una matassa,
ti vedo
avanzare, con la sigaretta sempre in mano,
seguito da
un amico che con passo incerto,
porta un
ombrello appeso al braccio.
Il tuo
sguardo perso nel vano,
mentre la
tua voce si esprime
un francese
strano.
Forse
immagini scenari lontani,
dal tuo
cuore sperati,
dal viver d’oggi cancellati.
Una lacrima
scende dalla mia guancia,
senza pudore
scivola, cade dal mento,
cade ad
ingrossare il mare dei rimpianti.
Da molti
anni ormai osservo questo scena.
Penso a
quanti credono cosa assurda,
accumulare
in cielo un tesoro,
per poi
vederlo reso in terra,
sotto l’amara
forma dell’indifferenza.
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