LA MENTE, E LA MANO.
Non riempire
più il mio bicchiere,
non vedi che
non voglio più bere?
Non vedi che
non voglio più essere
collezionista
di bicchieri colmi,
o di
bottiglie vuote?
Ancora una
volta ho voluto fuggire me stesso,
ancora una
volta ho voluto inseguire,
quel
fantasma sudicio, e oscuro,
convinto che
l’abbagliarmi la mente,
potesse
isolarmi dal mio oggi, dal mio domani.
Non riempire
il mio bicchiere ti prego,
non ha senso
gettare quei giorni,
dove i miei
cari rivedevano in me
ciò che ero.
Versami solo
acqua ti prego,
lasciami
dissetare a quella fonte
limpida, che
giorno dopo giorno,
mi allontana
dall’arido deserto
di una vita
senza senso.
Lasciami
pensare agli anni quando
Il demone
dell’alcool non era in me,
non devo
nascondermi, ho i miei amici,
la mia
famiglia, devo aggrapparmi a loro,
come alle
fronde d’edera,
alimentandomi
con ingordigia, della
loro
amicizia, e del loro amore.
Tragici versi realmente, dove un vizio può diventare la tragedia di una vita intera senza il sostegno degli affetti veri...e spesso non bastano...!!!!:::::)))))
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