Sdraiato sul
ciglio della notte
aspetterò il
nuovo giorno,
restando nel
più assoluto silenzio
per non turbare
il sonno del’ultima stella.
Vagherò nel’universo
rubando i sogni
di pazzi
sognatori, che scrivono
poesie, come
me.
Mi farò
cullare dal’ultimo scampolo di tenebre,
chiedendo
lumi alla luna, su quella sottile
follia, che
pervade il crepuscolo,
al sorger
del sole, mentre l’alba
è ancora
prigioniera del’oscurità.
Berrò
avidamente ogni goccia di vita
dalle mani del
tempo
facendomi
rapire da ogni volontà
che non mi
appartiene.
Chiedendomi
il perche di ogni mio poema,
di ogni mia
emozione, di ogni mio respiro.
Resterò lì
fermo guardando il cielo
Cercando una
ragione al’infinito
di cui sono
parte.
consapevole
che vivrò per sempre
nel’attesa
di una risposta.
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