Ragazza dell’est, seduta sulla panchina,
con le mani in fermento,
fingi di sfogliare una rivista
scuotendo nervosa la testa.
Tu sei giovinetta, fingi vent’anni,
hai fianchi maturi, che si sono già profferte
ai vecchi amatori paganti.
Sollevi lo sguardo spiando nel viale,
scrutando la gente che viene.
Cerchi quel volto amico,
che non sia per amore pagato.
Quotidiana ossessione.
Il risveglio e il tuo viver frettoloso,
correre con gli occhi abbassati al timore
che, giunto il mattino, arrivi quell’uomo senza cuore
che si è preso la tua purezza,
con una falsa promessa,
la sola brama di un corpo infantile.
Ragazza dell’est seduta sulla panchina
hai mani che cercano la vita,
una vita da vivere serena, esistenza
nuova che ti doni l’amore,
con la speranza di un mondo migliore.
Nella
RispondiEliminaRiccardo in questa poesie hai affrontato un problema molto ricorrente nel nostro paese e che col tempo è diventata una piaga della nostra società , Non sto a dirti il sentimento di rabbia e di pietà allo stesso tempo che provo quando assisto a scene deplorevoli di queste ragazzine ,perchè a volte sono anche minorenni ,che soggiogate da balordi senza scrupoli vendono il proprio corpo anche contro il loro volere.Purtroppo sono poche le persone sensibili a questo problema e nessuno o pochi riescono a mettere un punto a questo scempio .Come sempre BRAVO