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venerdì 15 luglio 2011

Pazze lettere
Lettere mai spedite da leggere sottovoce
per gridarle meglio.
Parole riemerse dal mare, da profondità abissali
nel buio dell’indifferenza,
prigioniere in camicie di forza,
dietro vetri di finestre sprangate,
e grate di ferro.
Volano ora, volano verso l’azzurro,

come farfalle che han forato il bozzolo,
che il sole fa d’oro.
Volano per giungere trepide, e lievi,
fra dita di cherubini in lunga attesa.
Fate piano! Le parole dei matti
sono antichi dolori, fatte ali ferite ,
che solo gli angeli soavemente guariscono,
per rimetterle nelle mani di Dio:
Incomprensibile Giustizia.
Palpito d’Amore.
Sempiterno Mistero.

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