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sabato 22 ottobre 2011

FANCIULLI

Quando bambini inseguivamo gli anni

come le radici che affondano,

spingendo all’insù i fiori hai primi d’aprile.

Noi cavalcavamo le ultime stelle filanti,

nel pazzo carnevale della vita.

Ma già con te vedevo la falce di luna

appesa hai primi fiori di Magnolia

brillare di stelle di rugiada,

negli angoli bui del mio giardino.

Sempre uniti noi ascoltavamo,

le sagge parole dei nonni,

profumate dall’odor di polenta

nel paiolo di rame,
mentre nasceva una strana tensione per te,

era già amore.

Io piccolo uomo, tu piccola donna ,

nessuna  forme di peccato in noi

per te erano culla  le mie braccia

Quando dissero ch’eri partita nel vento
ti cercai nello splendore dei ricordi
gli occhi non piansero,

io ero ancora bambino,
e tu ormai eri donna

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