Mi piace scrivere tutto quello che mi passa per la testa, non posso definirmi un poeta, amo definirmi uno scrittore naif, ma sarete voi a giudicare ciò che scrivo. Mi farai felice se commenterai le poesie che più ti colpiscono,ogni commento è ben accetto. Fotografie sono in parte mie, e in parte sono tratte dal web, in caso i legittimi proprietari non volessero vederle pubblicate nel mio blog, saranno rimosse immediatamente.
mercoledì 19 ottobre 2016
TA SA REGORDAT?
Ta sa regordat quan che giügavum alla lippa?
Quand giügavum a guardia e ladar?
Quantu curr sü e giò pai praa,
quantu scundas su in casina cun i tusan
da nost paes.
Bastava un tocc da legn cun i do punt agüzz,
un'altar püsee lung, un culp precis, pö via da cursa
par mia fass ciapà.
Al mes d'utubar, rivavan i castegn,
in meza i bosc da rübina,
ogni sciücc l'era un böt da ciuditt.
Sem diventaa grand a pan, murtadel e strachin,
pulastar par la festa, capun par natal,
e se i nost vecc vanzavan un quai ghell,
sa mangiava anca un panetun,
altrimenti, quatarn niscör, tre nus,
e un pu da carlun sciupaa in sul fög.
Sem diventa vegg, ma cun la cultura
dal rispett, par i nost vegg.
Ta sa regordat?
TI RICORDI
Ti ricordi quando giocavamo alla lippa?
Quando giocavamo a guardia e ladri?
Quanto correre su e giù per i prati
quanto nascondersci nei fienili,
con le ragazze del nostro paese.
Bastava un pezzo di legno
con con i bordi appuntiti,
un'altro più lungo, un colpo preciso,
poi via di corsa per non farsi prendere,
Al mese di Ottobre arrivavano le castagne,
nei boschi di robinia, ogni ceppo
era pieno di chiodini.
Siamo cresciuti a pane, mortadella e gorgonzola,
pollo per la festa, cappone per Natale,
e se i nostri genitori avanzavano qualche spicciolo
si mangiava anche il panettone,
altrimenti quattro nocciole, tre noci,
e un po di granturco fatto abbrustolire sul fuoco.
Siamo invecchiati con la cultura del rispetto,
per i nostri vecchi.
Ti ricordi?
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