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martedì 12 febbraio 2019

UN SORSO DI VITA

Purtroppo era un povero fantasma che lottava per essere ricordato. Voleva giocare correre, ma non sapeva cosa si provasse poiché la sua vita da sempre era nel pianto. Strisciava lento scodinzolando a tutti, mentre lo sferragliare del moncone di catena che una bestia umana aveva lasciato attaccata al suo collo, metteva i brividi a tutti. Un innocente condannato dall'ignoranza degli uomini, la sua colpa essere diverso, un meticcio qualuncue. Faceva di tutto per non essere odiato, ma per lui solo soprusi, e violenze, scure immagini di uomini cattivi l'hanno relegato nel suo triste mondo. Bastoni alzati e sguardi freddi al suo passare. Si dava la colpa d'esser nato, esiliato nel suo mondo di solitudine. Poi un giorno ci siamo incontrati. fino allora avevo scordato quanta felicità si prova passeggiando a sei zampre. Da quel giorno un sorso di vita da bere in due.

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